Ricordi di uno stregone, I.
In un divenir-animale si ha sempre a che fare con una muta, con una banda, con una popolazione, con un popolamento, insomma con una molteplicità. Noi stregoni lo sappiamo da sempre. Può darsi che altre istanze, d’altronde molto differenti tra loro, abbiano un’altra considerazione dell’animale: si possono mantenere o estrarredall’animale certi caratteri, specie e generi, forme e funzioni, ecc.
La società e lo Stato hanno bisogno di caratteri animali per classificare gli uomini; la storia naturale e la scienza hanno bisogno di caratteri per classificare gli animali stessi.
[…]
Ma noi non ci interessiamo ai caratteri, noi ci interessiamo ai modi di espansione, di propagazione, di
occupazione, di contagio, di popolamento. Io sono legione. Fascino dell’uomo dei lupi, di fronte a molti lupi che lo guardano. Che cosa sarebbe un lupo da solo? E una balena, un pidocchio, un topo, una mosca? Belzebù è il diavolo, ma il diavolo come signore delle mosche.
Gilles Deleuze – Félix Guattari