Quando si studia il buddhismo si hanno tante idee egoistiche: “Io studio. Io devo capire di cosa si tratta”. Il motivo per il quale si ha un maestro è perché si apprenda la verità nella sua forma più pura, senza estendere la pratica egoistica o avere una comprensione egocentrica. Si pensa che non ci sia nulla di sbagliato nell’estendere il proprio desiderio. Questo è l’errore. Qualcosa accade; qualcosa è sbagliato. Ci deve essere qualcosa di sbagliato se si estende il proprio desiderio senza pensare, senza riflettere o senza osservare.Quando dico che occorre limitare il proprio desiderio, voglio dire che non bisogna estenderlo nel suo senso limitato. Per esempio: “questo è il mio desiderio” – In tal modo si è già limitata la natura del desiderio. Senza limitazioni vuol dire avere una più vasta comprensione del desiderio che si può estendere all’infinito. L’unico desiderio che è completo è il desiderio di Buddha. Occorre comprendere ciò. Il desiderio perfetto appartiene unicamente a Buddha – il perfetto, che include tutto. Qualunque cosa egli faccia è corretta, perché è un essere completo. Per lui non ci sono amici o nemici. Ciò che esiste è Buddha stesso.