Del corpo attraverso il corpo con il corpo dal corpo e fino al corpo.
La vita, l’anima non nascono che dopo. Non nasceranno più. Tra il corpo e il corpo non c’è nulla …
Un corpo, niente spirito, niente anima, niente cuore, niente famiglia, niente famiglie d’esseri, niente legioni, niente confraternite, niente partecipazione, niente comunione dei santi, niente angeli, niente esseri, nessuna dialettica, nessuna logica, nessuna sillogistica, nessuna ontologia, nessuna regola, nessun regolamento, nessuna legge, nessun universo, nessuna concezione, nessuna nozione, niente concetti, niente lingua, niente ugola, niente glottide, niente ghiandole, niente
corpi tiroidei, nessun organo, niente nervi, niente vene, niente ossa, niente fango, niente cervello, niente midollo, nessuna sessualità, nessun cristo, niente croce, nessuna tomba, niente resurrezioni, niente morte, niente inconscio, niente subconscio, niente sonno, niente sogni, nessuna razza, nessun genere maschile o femminile, nessuna facoltà, nessun principio, nessun atto, nessun fatto. Nessun avvenire, nessun infinito, nessun problema, nessuna questione, nessuna soluzione, niente cosmo, niente genesi, nessuna credenza, nessuna fede, nessun’idea, nessuna unità. Niente anarchia, niente borghesia, niente partiti, niente classe, niente rivoluzione, niente comunismo, la Rivoluzione, l’anarchia, la notte, la logomachia, lo ketenor dui / bezui buibela / orbubela/ topeltra, niente analisi, niente sintesi, niente “di dentro”, niente riserve, niente essudato, niente sudore, niente ispirazione, niente sospiri, nessun ghetto, nessuna irradiazione, nessuna
fisiologia, nessuna classe, nessuna lotta di classe, la Rivoluzione…
lo rinnego il battesimo, la patria, la scienza, il verbo, la letteratura, i rituali, la liturgia, le esperienze, la pedagogia, l’insegnamento, la legge, le leggi, la prova, la salvezza. Non credo al valore della salvezza. Non rinnego la poesia, la musica, la pittura, il teatro, la danza, il canto, la muratura, la falegnameria, l’arte dei fabbro, il lavoro, lo sforzo, il dolore, i fatti, le prove.
Non voglio più vedere i corpi degli uomini mutilarsi nelle guerre e nei massacri, non voglio più vedere corpi di esseri umani imprigionati nei feretri.
Antonin Artaud