Dopo che l’esperienza mi insegnò che tutti gli avvenimenti ordinari della comune vita son cose vane e futili; e che tutto quello che per me era causa od oggetto di timore, non aveva in se niente di male né di bene, se non in quanto il mio animo se ne lasciava commuovere: decisi alla fine di cercare se ci fosse un bene vero e capace di comunicarsi a noi: un bene tale da appagare l’anima da solo, abbandonati tutti gli altri beni; qualcosa, anzi, per cui, trovandolo e possedendolo, io potessi godere di una continua e suprema letizia eternamente.
Spinoza