Un buco in fronte. E’ sempre emozionante vedere le gru costruire nuovi pezzi di città.
Ciò che avviene avviene dal futuro, si presentifica, si fa prevedere.
L’immagine delle gru ferme in un giorno festivo.
Immobilità. Gru immobili. Nessuno al lavoro e ciò che avviene è già accaduto. E’ stato deciso, dibattuto, firmato e controfirmato.
Il futuro che viene è qua. Qua davanti, come un buco in fronte.
Non è il mio, non è il tuo. E’ di qualcuno che ha deciso, dibattuto, firmato e controfirmato, per noi. Il nostro futuro radioso.
Il sole tramonta e la notte ci aspetta. E allora è il caso di dire, di dire con forza, di sentire dentro quanto c’è da dire.
Quanto c’è da dire. Che la notte possa intrecciare con la luna e le stelle venti e correnti nuove, tra noi, questa terra violata, l’aria pesante e il cielo uranio Che la notte ci accolga con la promessa di una germinazione, di una generazione bellissima e meravigliosa come una giovane donna che ti sorride nel buio di una notte di festa e ti viene incontro.
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