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bastaparole

scritture per cose che sentono, allucinazioni ed elaborazioni concettuali

Categoria: trasparenze

citazioni, eccitazioni

Fallimento – Raymond Carver

Posted on 29/07/2008 - 09/04/2019 by rivye

Ventott’anni, una pancia pelosa che mi sporge
dalla canottiera (esentasse)
sdraiato su un fianco
sul divano (esentasse)
ascolto il suono bizzarro
della voce piacevole di mia moglie (esentasse anche lei)

Siamo nuovi
a questi piccoli piaceri.
Perdonatemi (supplico la corte)
siamo stati imprevidenti.
Oggi il mio cuore, come la porta d’ingresso,
resta aperto per la prima volta dopo mesi.
    Raymond Carver

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Non sopporto l’anatomia umana – Antonin Artaud

Posted on 26/07/2008 - 09/04/2019 by rivye

Non sopporto l’anatomia umana e soprattutto non sopporto le scissioni dell’anatomia.
Costretto nella camicia di forza, sbattuto in cella, fermato con tutti i mezzi, avvelenato, paralizzato con l’elettricità, non dirò di aver conservato un vecchio fondo di pietà umana, ma dirò di averla vista sovraeccitata, la mia sensibilità umana, in un modo tale che non posso più veder passare un mutilato senza sentire dentro di me non so quale antica criniera elettrica drizzarsi dalla testa ai piedi. Continue reading “Non sopporto l’anatomia umana – Antonin Artaud” →

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Le Danaidi – Melanippide

Posted on 02/07/2008 - 09/04/2019 by rivye

Le Danaidi
Non avevano sguardo né forma d’uomini,
né corpo simile a donne:
su carri da corsa nude s’addestravano
lungo le selve; e spesso nelle cacce
allietavano le mente
o cercando la resina negli alberi d’incenso
e gli odorosi datteri o la cassia – e i teneri
semi di Siria.
    Melanippide

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Svegliandomi dall’ubriachezza in un giorno di primavera – Li Po

Posted on 08/06/2008 - 09/04/2019 by rivye

“La vita nel mondo non è che un lungo sognare:
Col lavoro e le cure non la voglio sciupare”.
Così dicendo restai tutto il giorno ubriaco
Allungato nel portico innanzi alla porta di casa.
Sveglio, sgranai gli occhi abbagliati sul prato:
Un uccello cantava, solo, in mezzo ai fiori.
Mi chiesi se il giorno era stato bello o piovoso:
Lo zeffiro ne parlava all’uccello mango.
Da quel canto commosso trassi un lungo sospiro
E poiché il vino c’era riempii la mia coppa.
Come un pazzo cantando attesi l’alba lunare;
A canzone finita i miei sensi se n’erano andati.
Li Po

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Alla salute – Raymond Carver

Posted on 26/05/2008 - 09/04/2019 by rivye

Alla salute

Vodka e caffè. Tutte le mattine
metto il cartello sulla porta:
    SONO FUORI A PRANZO
ma nessuno ci fa caso, i miei amici
guardano il cartello e
a volte lasciano qualche biglietto,
o magari chiamano – Vieni fuori, torna in pista,
Ray-mond.

Una volta mio figlio, che bastardo,
si è infilato dentro e mi ha lasciato un uovo colorato
e un bastone da passeggio.
Credo che si sia bevuto un po’ della mia vodka.
E l’altra settimana è arrivata mia moglie
con una lattina di brodo di manzo
e uno scatolone di lacrime.
Anche lei, credo, si è bevuta un po’ della mia vodka,
poi è ripartita di gran carriera con una strana auto
e un uomo che non avevo mai visto prima.
Non capiscono, loro; io sto bene,
sto proprio bene qui dove sono, perchè un giorno di questi
diventerò, diventerò, diventerò…

Ho intenzione di prendermi tutto il tempo del mondo,
valutare ogni cosa per bene, anche i miracoli,
e di stare in guardia, se possibile
più attento, più guardingo,
contro quelli che peccano contro di me,
contro quelli che mi fregano la vodka,
contro quelli che mi fanno male.
    Raymond Carver

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Dimentica le cose; dimentica il cielo – Zhuang-zi

Posted on 15/05/2008 - 09/04/2019 by rivye

Dimentica le cose; dimentica il cielo; non dipendere dall’uomo. Possa
tu essere chiamato colui che dimentica se stesso. Ecco ciò che si
chiama aver raggiunto il cielo.
    Zhuang-zi

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Dopo che l’esperienza mi insegnò – Spinoza

Posted on 14/05/2008 - 09/04/2019 by rivye

Dopo che l’esperienza mi insegnò che tutti gli avvenimenti ordinari della comune vita son cose vane e futili; e che tutto quello che per me era causa od oggetto di timore, non aveva in se niente di male né di bene, se non in quanto il mio animo se ne lasciava commuovere: decisi alla fine di cercare se ci fosse un bene vero e capace di comunicarsi a noi: un bene tale da appagare l’anima da solo, abbandonati tutti gli altri beni; qualcosa, anzi, per cui, trovandolo e possedendolo, io potessi godere di una continua e suprema letizia eternamente.
Spinoza

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Abolire le prigioni – Raoul Vaneigem

Posted on 04/05/2008 - 09/04/2019 by rivye

Abolire le prigioni

Il regno odioso delle prigioni non finirà senza che ciascuno impari a non imprigionarsi più in un comportamento economizzato dai riflessi del profitto e dello scambio.
Meno l’animalità si ingabbierà nella rigidità del carattere, arrabbiandosi per frustazioni perpetue, più aprirà le porte del godimento a progressivi affinamenti, e più apparirà a tutti l’orrore di rinchiudere in cella dei condannati che vi languiscono non per i loro misfatti, ma perché esorcizzano i demoni che le persone oneste imprigionano in loro. Continue reading “Abolire le prigioni – Raoul Vaneigem” →

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Voi non sapete che cos’è l’amore – Raymond Carver

Posted on 28/04/2008 - 09/04/2019 by rivye

Voi non sapete che cos’è l’amore
(Una serata con Charles Bukowski)

Voi non lo sapete che cos’è l’amore ha detto Bukowski
Io ho 51 anni guardatemi
sono innamorato di questa pollastrella sono cotto ma anche lei si è fissata
e insomma va bene così è così che deve andare
gli entro nel sangue e non ce la fanno a sbattermi fuori
Le provano tutte per liberarsi di me
però alla fine tornano tutte indietro
Sono tornate tutte fuorché quella che avevo piantato
Ci ho pianto per quella
però in quei giorni piangevo facile
Non datemi da bere roba forte
se no divento cattivo Continue reading “Voi non sapete che cos’è l’amore – Raymond Carver” →

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L’uomo è immerso nella libertà – Vladimir Jankélévitch

Posted on 25/04/2008 - 09/04/2019 by rivye

L’uomo è immerso nella libertà come è immerso, dalla testa ai piedi, nel divenire; in ea vivimus et movemur et sumus: la libertà è il suo ambiente vitale.
Vladimir Jankélévitch

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