Alla salute
Vodka e caffè. Tutte le mattine
metto il cartello sulla porta:
SONO FUORI A PRANZO
ma nessuno ci fa caso, i miei amici
guardano il cartello e
a volte lasciano qualche biglietto,
o magari chiamano – Vieni fuori, torna in pista,
Ray-mond.
Una volta mio figlio, che bastardo,
si è infilato dentro e mi ha lasciato un uovo colorato
e un bastone da passeggio.
Credo che si sia bevuto un po’ della mia vodka.
E l’altra settimana è arrivata mia moglie
con una lattina di brodo di manzo
e uno scatolone di lacrime.
Anche lei, credo, si è bevuta un po’ della mia vodka,
poi è ripartita di gran carriera con una strana auto
e un uomo che non avevo mai visto prima.
Non capiscono, loro; io sto bene,
sto proprio bene qui dove sono, perchè un giorno di questi
diventerò, diventerò, diventerò…
Ho intenzione di prendermi tutto il tempo del mondo,
valutare ogni cosa per bene, anche i miracoli,
e di stare in guardia, se possibile
più attento, più guardingo,
contro quelli che peccano contro di me,
contro quelli che mi fregano la vodka,
contro quelli che mi fanno male.
Raymond Carver